Lo Sto-vo-kor (Suto’vo’qor) è, nella mitologia Klingon, analogo al paradiso – la vita ultraterrena per un defunto onorevole, dove tutti i veri guerrieri giungono dopo essere morti lottando in battaglia contro grandi nemici.
Le sale dello Sto-vo-kor vengono protette da Kahless l’Indimenticabile (qeylIS).
L’unico modo per un Klingon di entrare nello Sto-vo-kor è di morire in battaglia o compiendo un atto eroico.
Se un guerriero klingon muore in un modo che non lo rende meritevole dello Sto-vo-kor (per esempio essere assassinato in un attacco a sorpresa) i parenti del defunto possono compiere in suo onore atti eroici o dedicargli la vittoria in una grande battaglia, così da far guadagnare al defunto il rispetto desiderato da tutti i klingon. (TNG: “Heart of Glory”, “Rightful Heir”; VOY: “Barge of the Dead”; DS9: “Shadows and Symbols”)
Secondo l’antica tradizione di ak’voh, ogni volta che un guerriero muore in battaglia, altri rimangono con il corpo per tenere lontani i predatori, permettendo allo spirito di lasciare il corpo e andare nello Sto-Vo-Kor. (DS9: “The Ship”)
Nel 2374, Worf distrusse i cantieri navali di Monac nel nome di Jadzia Dax per guadagnare la sua entrata nello Sto-vo-kor. (DS9: “Image in the Sand”, “Shadows and Symbols”).
agg. 21/08/2021
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