Ed eccomi a voi per parlare dell’episodio 2×10 “Farewell”.
Ultimo episodio per questa seconda stagione di Star Trek: Picard.
Partiamo da Rios. Era quasi ovvio e scontato che sarebbe rimasto con Teresa e Ricardo. Però, visti i tumulti degli asili distrettuali (i nostri eroi si sono mancati di qualche mese con Sisko & Co.), la terza guerra mondiale scoppiata da lì a qualche decennio e altri fatti sanguinosi di quei decenni, credevo che Rios avrebbe portato loro nel 25° secolo. Ma, visto il grande contributo che Ricardo porterà all’umanità, direi che ha fatto bene a restare nel 21° secolo.
Raffi e Sette finalmente consolidano la loro relazione e aiutano a chiudere la faccenda sia nel passato che nel futuro. E poi, diciamolo, Sette promossa sul campo (credo capitano) ci sta anche bene. Alla faccia di quelli che hanno respinto la sua domanda di entrare nella Flotta. Spero di vederla, nella prossima stagione, con la divisa della Flotta. Al comando della Stargazer, con Raffi come primo ufficiale ed Elnor assegnato alla loro nave.
Però, diavolo, la prossima stagione voglio vedere anche l’Enterprise (almeno la 1701-F)!
Elnor (risorto e sulla USS Excelsior) è stato il regalo di Q per Raffi. E mi fa piacere che possa continuare la sua carriera nella Flotta. Già me lo vedo: Capitano Elnor, della USS Picard
.
Jurati è riuscita a completare la sua missione (apparentemente), cioè costituire una collettività Borg più… buona?!
Ma quanto sarà vasta questa collettività? Per ora abbiamo visto un solo vascello, seppur enorme, ma non una flotta di navi Borg come, per esempio, ci siamo abituati a vedere in VOY. Quelle si che erano flotte di cubi Borg che ti facevano venire i brividi.
Tra l’altro pensavo che questa collettività di Jurati non cancella né modifica nulla rispetto a ciò che sappiamo sui Borg e che ci viene raccontato durante le altre serie. Ma su questo credo che farò un post dedicato.
Comunque Jurati Queen ci, immagino, introduce ciò che vedremo nella prossima stagione. Un immenso varco (che ha subito sputato una quantità di energia da distruggere un settore per formarsi. Giusto per dare il buongiorno) che, ha detta di Jurati Queen, nasconderebbe una minaccia letale. Strano. Non si può mai stare tranquilli.
La nostra amica Borg chiede di entrare a far parte della Federazione e di rimanere a guardia del varco. La risposta non ci è pervenuta ma, credo che il personaggio di Jurati Queen (che con il trucco a me ricordava molto il Robocop di Peter Weller quando si toglie il caschetto
) la rivedremo. Anche perché, vista la sua richiesta, non credo sparisca. Non avrebbe senso.
Renée Picard fa il suo dovere. Scopre ciò che deve e verrà ricordata nei secoli. Però è stato bello il suo incontro con Tallin. Come una zia che protegge la nipote perché non ha nessun altro.
Tallin si sacrifica e questo mi è dispiaciuto. Ero convinto che Kore avrebbe preso il posto di Renée. Anche per vedere la sofferenza di Soong quando si accorge di aver ucciso il proprio esperimento. E non dico figlia intenzionalmente perché per lui, secondo me, quel ruolo era solo una recita.
Ma la morte di Tallin fa proprio capire a Picard i suoi sentimenti per Laris (e finalmente direi).
Kore mi ha sbalordito. Distrugge quasi tutto il lavoro di suo padre. Ma non fa un lavoro completo purtroppo. Ma grazie a lei ci vorranno anni prima che Adam Soong possa creare altri danni. E credo lo farà. Il fascicolo “Progetto Khan” non credo sia solo un collegamento al lavoro che farà il suo discendente Arik Soong, visto in ENT. È una sensazione. Vedremo più avanti (e non credo in Picard) se avrò ragione.
Poi Kore viene contattata da…. rullo di tamburi… Wesley Crusher
Questa idea mi è piaciuta un sacco e sapere che i Viaggiatori sono i “superiori” di persone come Gary Seven e Tallin (quindi sono loro l’organizzazione descritta da Seven e Tallin) è elettrizzante. Che Kore venga reclutata non mi dispiace affatto e apre le porte ad un eventuale ritorno del personaggio (ma non in Picard).
Rivedere Wesley mi è piaciuto ma, sapere che è nei Viaggiatori, significa che per la seconda volta lascia la Flotta Stellare (l’ultima volta che lo abbiamo visto era al matrimonio di Riker e Deanna con la divisa e il grado di guardiamarina). Ma forse è meglio che controlli la linea temporale.
Ma, pensandoci, in Star Trek abbiamo tanti gruppi che controllano le linee temporali:
– I viaggiatori
– Il gruppo di Daniels (visti in ENT)
– La divisione della Flotta (Braxton & Co.) visti in VOY
– Le indagini temporali (visti in DS9) ma quelli arrivano sempre dopo e, probabilmente, sono soggetti ai cambiamenti temporali.
Insomma, un bel po’ di gente. Chissà se si parlano tra agenzie. Boh. Come dice Janeway: “Mi viene il mal di testa”.
Guinan invece conferma che sapeva tutto nei primi episodi ma non poteva dire nulla a Jean-Luc nonostante, in bella mostra nel suo locale, c’era una foto di Rios con Teresa e Ricardo. Allarme spoiler
. Quindi la Guinan del 21° secolo ricordava perfettamente Picard (incontrato nel 19° secolo) ma ha fatto finta di non conoscerlo. Quindi, essendo andati nel passato prima dell’evento scatenante della linea temporale della Confederazione, lei lo riconosce ma fa finta di non conoscerlo. Quindi gli eventi di TNG erano accaduti (come dicevamo io e alcuni altri)
.
E poi ci sono Q e Picard. Eternamente rivali ma sempre con un grande legame (non i Fondatori) tra loro. Finalmente, dopo più di 30 anni, ammettono che si vogliono bene. E questo è stato davvero bello. Lo sapevamo tutti, ma sentirglielo dire e vedere quell’abbraccio è stato davvero emozionante. E Picard, finalmente, raggiunge Laris. Lasciata a inizio stagione senza nemmeno un biglietto, un video olografico, un messaggino subspaziale. Lei ovviamente si prepara per lasciare Chateau Picard e il nostro eroe. Ma lui, a suo modo, le chiede una seconda possibilità. Per un attimo mi è venuto in mente il film Notting Hill, con Picard al posto di Hugh Grant: “Mi scusi signorina Laris. Ma se questo Picard si accorgesse di essere stato un ca****ne avariato, lei ci ripenserebbe?”
In conclusione il finale di questa stagione lo considero uno dei più belli visti finora. Ha lasciato aperta la minaccia di cui veniamo avvisati dai Borg ma, a livello umano, tutto si chiude. Specie la paura di amare di Picard.
Un perfetto mix di azione, spiegazioni e sentimenti. Pronti (e non vedo l’ora) ad immergerci nella prossima stagione che, speriamo tutti, arrivi presto.
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