Star Trek: Discovery – 4×10
di Alessio Candeloro
Discovery 4×10
di Alessio Candeloro
Discovery 4×10
di Alessio Candeloro
Discovery 4×09
Bentornati. Oggi parleremo dell’episodio 4×09 “Rubicon”.
È più forte di me. Ogni volta che sento Rubicon la mente viaggia subito al Runabout di DS9. È la mia serie preferita, non posso farci nulla 😅. Tornando a noi. Un episodio che mi è piaciuto parecchio. Anzi, moltissimo direi. Lo ammetto, alla storia e alle relazioni diplomatiche con la specie 10c non aggiunge nulla, ma questo episodio è bello per due motivi:
1) il motivo che dà soddisfazioni di “rivalsa” è vedere lo sguardo, l’espressione delusa, di totale annientamento, di disfatta più misera, di speranze sgretolate di Tarka. Finalmente, quando non trova l’energia da raccogliere che gli serviva, il suo ego prende un calcio così forte che lo abbiamo sentito spezzarsi. Finalmente si è reso conto che non è il più intelligente essere di 2 Universi. Ci voleva proprio.
2) l’altro motivo per il quale questo episodio mi è piaciuto è il ritorno del comandante Nhan. Il personaggio mi era piaciuto tanto sin dal suo esordio e, secondo me, essere rientrata nella Flotta potrebbe (come anche espresso da lei nel finale) essere il primo passo per vederla tornare sulla Discovery. Con un ruolo ben preciso che le calza a pennello. E andrebbe a far compagnia ad una schiera di ufficiali della sicurezza davvero importanti (Worf, Odo, Tuvok, Reed ecc).
In sostanza l’episodio gira intorno all’impedire a Book e Tarka di sparare la bomba isolitica sul congegno dell’estrattore alieno. Con una serie di salti in successione per togliere la visuale del bersaglio, sembra che la diplomazia di Burnham (visto che il tentativo di infiltrarsi sulla nave di Book è miseramente fallito e alcuni ufficiali per poco non ci lasciano le penne) abbia successo. L’A.M.O. resterà in quella zona di spazio per una settimana (calcoli di Stamets, Reno e Zora fatti a curvatura 15), tutto il tempo per contattare la specie 10c. Ma ovviamente Tarka ha piani diversi (in realtà dopo le blande, iniziali scaramucce di phaser e siluri tra le due navi, mi aspettavo che stordisse Book e prendesse il comando per fare come voleva), riesce a sganciare l’arma che esplode e distrugge l’anomalia. Poi si mette a cercare l’energia che gli serve per tornare a casa.
Ma nulla, niente, nisba, nada.
L’energia che alimentava l’anomalia arrivava dall’altra parte del tunnel, oltre la barriera galattica. Quindi, ops… Niente energia. Si resta qui caro Tarka.
Ricapitolando:
1) hai distrutto una vasta area di spazio dove non si potrà andare a curvatura per svariati anni luce.
2) non ti sei accorto che l’energia arriva dal punto di origine (e meno male che avevi capito tutto).
3) hai reso Book e te dei criminali.
4) hai quasi ammazzato Saru e gli occupanti della navetta con il tuo sistema di sicurezza che nemmeno riesci a bloccare
5) hai quasi distrutto la Discovery
6) hai probabilmente scatenato una guerra intergalattica
7) dopo pochi minuti una nuova A.M.O. rispunta nello stesso posto, grande uguale e, probabilmente più protetta della precedente.
No, ma complimenti.
Innanzitutto rimane il quesito se potrà esserci spazio per la diplomazia adesso.
Ma direi che lo scopriremo nelle prossime Disco-puntate.
Nota a margine: “Ma quanto è carino Saru innamorato e umanamente inetto al corteggiamento della Presidente T’Rina?” e mitico Culber che gli dà dell’idiota😂😂
Ci vediamo la prossima settimana 😊🖖😊🖖😊🖖
di Alessio Candeloro
Discovery 4×08
Ed eccomi a voi per parlarvi dell’episodio 4×08 “All in”.
Dove c’eravamo lasciati lo ricordate tutti? Molto bene. La puntata inizia con un bel cazziatone da parte della Presidente Rillak all’ammiraglio brizzolato (che in questo caso il fascino non lo salva dalla sculacciata presidenziale) e al capitano Burnham. Uno fregato da Tarka e l’altra da Book. Entrambi non si sono accorti delle intenzioni dei due fuggitivi. Può capitare. L’ammiraglio vedeva in Tarka potenzialità e progresso tecnologico tali da poter gestire una Flotta Stellare degna di questo nome, e il capitano vedeva in Book l’amore della sua vita, forse un matrimonio, dei figli ecc.
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